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Salvare le ossa. Ingresso a Bois Savage

Premessa. Da quando ci ha portato in dono Kent Haruf, l’ingresso a Holt e altre prodigiose sorprese, NN Editore ha preso posto nella mia personale top five delle case editrici. Così — sapendo che si trattava del primo capitolo di una nuova trilogia, questa volta di Bois Sauvage —, ho atteso che arrivasse una giornata completamente vuota per poterla riempire della lettura, lenta e vorace, di Salvare le ossa della statunitense Jesmyn Ward (due volte vincitrice del National Book Award nel 2011 con Salvare le ossa e nel 2017 con Sing, Unburied, Sing).

Ma veniamo al libro. Siamo nel Missisipi, come detto, a Bois Savage e quello che la narrazione scandisce è un cammino di 12 giorni verso l’uragano Katrina con un incedere che, di pagina in pagina, prende velocità.

salvare_le_ossaC’è Esch, la protagonista quindicenne. Ci sono i suoi fratelli:  Skeetah (impegnato con la cura dopo il parto, scena che apre il libro, del suo pitbull da combattimento, China), Randall (che spera in una borsa di studio grazie al basket) e il piccolo Junior. E c’è il padre alcolista, figura incapace di molte cose. Attorno a loro un grappolo di amici: Manny, di cui Esch è innamorata, Marquise e Big Henry.

Un microcosmo a prima vista maschile, ma che, invece, dal femminile è pervaso, non solo perché la voce narrante è quella di Esch, ma anche perché intriso di un’assenza raccontata come presenza costante, quella della madre dei fratelli Batiste, morta dando alla luce Junior. Ed è proprio la maternità, in questa storia, ad essere protagonista, assieme ad Esch (che porta in grembo un bimbo non voluto), mostrando tutti i suoi insanabili conflitti, primo fra tutti quello di essere tanto nutrice quanto dispensatrice feroce di morte.

La quotidianità raccontata è scarna, segnata dalla povertà delle vite e dei luoghi. Il caldo e la polvere rossa sembrano appiccicarsi anche addosso a noi («Gli insetti che ronzavano disegnando cerchi d’aria sopra lo spiazzo di terra rossa, la palla che rimbalzava, il blues di papà che arrivava dalla radio del furgone, tutto mi invitava ad uscire»), finché l’acqua non travolge tutto, devastando la fisionomia dei luoghi.

Di contro, a innervare la storia, ci sono i legami familiari e di comunità che si rafforzano e rinsaldano, raccontati anche grazie a continui rimandi alla mitologia classica (Esch sta leggendo Mithology di Edith Hamilton), così gli Argonauti, Medea e Giasone, diventano nostri compagni di viaggio perché Esch farà dialogare continuamente la sua vita col mito («Io sono piccola, scura, invisibile. Potrei essere Euridice che attraversa gli inferi prima di svanire, senza essere vista da nessuno»).

Non a caso la scrittura di Ward è — come sottolinea la traduttrice Monica Pareschi— «agli antipodi dell’estetica minimalista» a cui ci ha abituato la letteratura americana di questi anni, tanto che «la lingua, nella sua crudezza, ha spesso una qualità sontuosa, a tratti ipnotica: una lingua figurativa e carnale, ricca di contrasti, che non disdegna la metamorfosi inattesa, i colori accesi e corruschi, la violenza dell’immagine, che non è mai di maniera ma nella sua alternanza di stream of consciusness e del lirismo descrittivo riesce a essere sempre perfettamente aderente all’accadere emotivo del personaggio».

Ultima nota. Come sempre, la copertina merita un discorso a sé, tanto per l’illustrazione, quanto per quella meravigliosa sensazione che si ha facendo scivolare la dita sulla carta “uso mano” con cui è realizzata.

E a proposito di NN Editore, venerdì 4 maggio alle 18.30 alla Libreria Moderna Udinese, la giornalista Anna Dazzan (una garanzia), presenterà, dialogando con l’autore Roberto Camurri, A misura d’uomo pubblicato appunto dalla casa editrice milanese di via Sabotino che sarà rappresentata da uno dei due ideatori, Alberto Ibba. Un appuntamento da non mancare perché è sempre interessante guardare negli occhi chi è capace di una scrittura bella e pulita come quella di Camurri che mette nero su bianco storie vere e intense (chiaramente vi consiglio la lettura anche di questo libro).

 

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